PELLEGRINAGGIO A SAN LUCA 2012
E' il 30 Aprile (lunedi) ore 21,50, un
gruppo di temerari (chi consciamente altri inconsciamente) si appresta ad
intraprendere il 22 °pellegrinaggio a piedi San Pietro in Casale — San Luca. Ci contiamo, siamo in diciannove. Prima della partenza entriamo nella
nostra bella chiesa, dove don Dante ci attende per impartirci la
benedizione del pellegrino e augurarci una buona camminata. L’immancabile foto di gruppo davanti
alla chiesa poi ...... si parte, sono le ore 22. Il morale è alto, alcuni chiacchierano
altri (i ragazzi canticchiano e in breve tempo ci lasciamo alle
spalle il nostro bel paese. La prima tappa è Gherghenzano, dove
giungiamo verso le 22,45 dopo aver percorso circa 3 kilometri e
mezzo. Entriamo nella cappella della Divina
Misericordia, situata affianco la chiesa, ci accomodiamo e Pino guida
la prima decina del Rosario meditando i Misteri della Gioia. Dopo poco più di dieci minuti
riprendiamo il pellegrinaggio incamminandoci su di una comoda
stradina che incomincia subito dopo aver superato una bella statua di
Giovanni Paolo II. Devo segnalare che per tutto il
pellegrinaggio siamo stati seguiti e accompagnati da due "angeli"
che, con la loro auto ci hanno seguito proteggendoci in particolar
modo nei tratti di strada più esposti a rischio traffico, e comunque
dandoci serenità e trasportando anche i nostri zaini, ombrelli o
comunque ogni cosa che eventualmente avrebbe potuto intralciare il
nostro cammino. Sono .· Battista e Franzoni (papà di
Alessandro) La seconda tappa la facciamo dopo aver
superato San Giorgio di Piano nei pressi di un distributore di
carburante subito prima del Mercatone Uno. Abbiamo trascorso tin qui circa 8
kilometri ed è passata da poco la mezzanotte. Battista estrae a questo punto dalla
sua auto stile Mary Poppins i primi viveri di conforto, termos di te
caldo, caffè, acqua, brioches e altro. Mentre siamo seduti sul muretto
assaporando queste delizie ci raggiunge una pattuglia della polizia
stradale che, colpita da un tale movimento di persone munite di
giubbetti con catarifrangenti, abbassa il finestrino e ci domanda
cosa ci facciamo in quel punto a quest’ora della notte. Dopo avergli comunicato che ci stiamo
dirigendo in pellegrinaggio a San Luca, rassicurati, ci augurano un buon
cammino e ci chiedono solamente di spostare l’auto di Battista che,
a loro parere, intralciava un po’ l’accesso ai distributori. Adempiuto al suggerimento delle forze
dell’ordine, recitiamo, li seduti, la seconda decina del Rosario,
dopodiché riprendiamo il nostro cammino, Sono le 12,30. La prossima tappa è prevista a Funo di
Argelato. Il morale continua ad essere alto e le
forze fisiche sono ancora in ottime condizioni. Seguiamo quasi esclusivamente delle
belle e comode piste ciclabili e giungiamo a Funo, dove ci
accomodiamo a sedere sotto un bel gazebo. Sono circa le ore 2,00 e
abbiamo percorso fin qui circa 15 km. Terzo Mistero del Rosario e ripartenza
verso le 2,10. Un po’ di stanchezza incomincia a
farsi sentire, ma tutti procedono ancora con un buon passo senza
particolari problemi. Le strade incominciano già a essere
man mano che l’ora avanza, molto meno trafficate. Attraversiamo Castelmaggiore e,
proseguendo sempre su di una bella ciclabile, raggiungiamo la quarta
tappa in un parco, nei pressi della stazione ferroviaria del
quartiere Primo Maggio (oggi è il primo Maggio). Sono circa le ore 3 e molti di noi (io
tra quelli) sono sfiniti e il dolore alle articolazioni si fa
sentire. Ci stravacchiamo sulle panchine più
vicine che incontriamo e si comincia a mangiare per fare una prima
sostanziosa colazione. I kilometri fin qui percorsi sono
all’incirca 22. Alle 3,30 ci alziamo dalle panchine e
con mio rammarico mi accorgo che faccio una gran fatica a deambulare
regolarmente come fatto fin qui. Stringo comunque i denti e proseguo il
cammino. Alcune ragazze si accomodano sulle auto
perché sfinite dalla fatica o doloranti per vesciche ai piedi
(precedenti a questo pellegrinaggio). Ora, dal quartiere Primo Maggio, ci
incamminiamo sulla grande strada via Cristoforo Colombo , sempre
scontati dai nostri "angeli’ Questo lunghissimo viale sembra non
finire mai, ma proseguiamo cecando di non assecondare i dolori che
continuano a farsi sentire. Dovremmo raggiungere il giardinetto
davanti il Centro Commerciale Lame, ma , raggiunta una fermata
deIl’autobus munita di panchina poco prima della rotonda, ci
fermiamo. Sono le 5 e io proprio non ce la faccio proprio più a
proseguire camminando e decido di approfittare di un posto libero
nell’auto di Franzoni. Fino a qui si sono percorsi circa 30
km. A questa fermata dell'autobus si recita
il quinto e ultimo Mistero della Gioia. Rimangono, per raggiungere l’arco del
Meloncello, gli ultimi 4,5 km prima di salire le scale per raggiungere il Santuario di
San Luca. lo, a bordo dell’auto, raggiungo il
piazzale nei pressi del Meloncello e scendo provando a fare qualche
passo ma proprio non riesco a muovere un passo senza provare un forte
dolore e quindi piano piano mi dirigo verso la panchina dove mi
accomodo anche perché incomincia a venirmi la nausea e non mi sento
per niente bene, il tutto però non dura molto e poco dopo posso
recarmi, anche se a fatica, nel bar appena aperto insieme a tutti gli
altri che eroicamente sono già arrivati al traguardo del Meloncello. Sono già le sei e i kilometri percorsi
tino a qui sono circa 34. Una bella colazione insieme poi tutti
sulla lunga scalinata di San Luca per raggiungere il Santuario a
circa 3 km da qui. Io ovviamente non ci penso nemmeno
lontanamente ad intraprendere una simile impresa visto le mie
condizioni, e cosi, accompagnato da Battista, raggiungo il Santuario
in auto, Alla spicciolata arrivano anche gli
altri miei compagni di "nottata" poi seguiti anche dai
pellegrini della nostra parrocchia e di altre parrocchie che in breve
tempo riempiono il Santuario. Alle 9 la Santa Messa presieduta dal
parroco di Anzola ha coronato il nostro pellegrinaggio. Nonostante la fatica è stato un
pellegrinaggio bellissimo, la notte è trascorsa in serenità
preghiera ed allegria, il tempo è trascorso velocemente e le
fatiche, insieme alle preghiere, sono state offerte come sacrificio
(mi auguro gradito) in remissione dei nostri peccati. Maria ci ha guidati nel nostro cammino
tino all’incontro con Gesù che si è ancora una volta donato a
noi.
Daniele
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