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immagine più antica della chiesa di San Pietro In Casale risale al 1578. è uno schizzo a penna di Egnazio Danti che ci presenta la facciata con una tripartizione a canna, con semicolonne corrispondenti alla struttura interna a tre navate; la porta è di foggia romanica, architravata e con lunetta. Vi è una grande finestra circolare per dare maggiore luce all'interno. La casa a sinistra è verosimilmente la canonica.

Il campanile non appare ancora completato con la cella campanaria ma ha un semplice tetto a quattro acque che copre le campane e l'intera costruzione.

L'immagine ci mostra la Chiesa di San Pietro In Casale dopo i diversi lavori di restauro che furono eseguiti verso la fine del 500.

Nel 1849 la Chiesa si presentava con una facciata di linea barocca, probabilmente settecentesca, della cui costruzione non si è però rinvenuta alcuna traccia documentaria.

Dietro questa facciata si trova ancora il corpo dell'antica Chiesa, molto più basso.

Il Campanile è stato completato con una cella campanaria ma è ben visibile il distacco tra l'antica costruzione romanica e le aggiunte successive. A destra troviamo inoltre l'oratorio della Visitazione, costruito nel 1687.

Vediamo inoltre un muro con pilastri che delimitava l'area dell'antico cimitero che verrà poi tolto nel 1853.

Nel 1845 ci fu il bisogno di un restauro, ma si decise di costruire una chiesa nuova vista l'elevato costo per il restauro.

Il cimitero fu successivamente spostato dove si trova angora oggi, in via Asia, e benedetto nel 1853.

La nuova chiesa (o la chiesa che noi conosciamo adesso) venne costruita tra il 1855 e il 1863 e inaugurata l'8 settembre 1863.

Presentava e presenta tuttora tre navate, poiché si volle conservare la forma basilicale della chiesa antica, di stile neoclassico, con sei grosse colonne per parte per separare le navate minori, larghe ciascuna sei metri, e la maggiore, larga otto metri. Il corpo della chiesa risultò lungo ventiquattro metri che, sommati agli ulteriori 15,50 metri del presbiterio e del coro, diedero una lunghezza totale di 39,50 metri.

La navata maggiore è a volto a tutto sesto, le due minori invece sono a soffitto piano dipinto a grandi quadri. La navata centrale porta al presbiterio dove c'è l'altare con il tabernacolo chiuso da una piccola porta. La navata centrale si conclude l'abside che contiene l'antico coro e organo, essa in alto fu interamente affrescata da pittore Don Gherardo Rossi. Nella navata di sinistra vicino all'entrata si trova l'antico fonte battesimale, un quadretto di Santa Clelia, l'altare del sacro cuore e i confessionali.

ambino Gesù, (da alcuni anni vi è anche il nuovo organo)
Nella navata di destra si trova l'altare di Sant'Antonio da Padova, l'altare della Madonna, i confessionali e in fondo in una nicchia la Madonna e il quadro dietro all'altare maggiore è invece opera del Faimmingo, Matteo Lopez, scolaro del famoso Barbieri, detto Guercino. Essa rappresenta la Madonna col Bambin Gesù e nella parte inferiore San Pietro e San Paolo, sullo sfondo il paesa.
Il campanile fu invece restaurato nel 1930.